Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
 
 
 
Nota 22 gennaio 1998, protocollo n.492

Legge 5.2.1992, n. 104 - Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale ed i diritti delle persone in situazione di handicap.


Emblema Repubblica Italiana
Ministero dell'Università e della Ricerca


Dipartimento per l'Autonomia Universitaria e gli Studenti Ufficio II
Protocollo: n.492
Roma, 22 gennaio 1998

Ai Rettori delle Università
degli Studi
Ai Direttori degli Istituti
di istruzione universitaria

Oggetto: Legge 5.2.1992, n. 104 - Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale ed i diritti delle persone in situazione di handicap.


Con nota n. 2367 dell'11.6.1997, indirizzata alla Conferenza dei Rettori, è stata già affrontata la problematica relativa agli studenti in situazione di handicap. 
E' infatti indispensabile, nell'ambito delle iniziative di riforma riguardanti l'istruzione, avviate dall'On.le Ministro, condurre detti studenti al più compiuto esercizio del proprio diritto allo studio. 
Del resto, la necessità di integrare gli studenti in situazione di handicap nelle Università è sempre più affermata. Le disposizioni legislative esistono, alcune rilevanti iniziative per favorire l'integrazione sono state realizzate da parte di non poche Università, ma gli ostacoli restano. Tutti gli studenti handicappati iscritti alle Università dovrebbero, al contrario, poter trovare un aiuto adeguato. 
Il MURST, già presente ed attivo nell'Osservatorio istituito presso il Ministero della Pubblica Istruzione per le problematiche inerenti all'integrazione scolastica e sociale degli alunni handicappati, in attuazione della Legge-quadro n. 104/1992, vuole rendersi interprete presso le Università di questa pressante esigenza. 
Com'è noto, gli aspetti più rilevanti previsti dalla citata legge, nonchè dal D.P.C.M. 30.4.1997, riguardante l'uniformità di trattamento negli studi universitari, attengono anche ad alcuni obiettivi quali: la predisposizione di attrezzature tecniche e sussidi didattici idonei; la programmazione di interventi individualmente adeguati; la diversificazione degli ausilii necessari a seconda della tipologia dell'handicap; l'inserimento di interpreti per studenti non udenti e di insegnanti - anche a contratto - con formazione specialistica; la concessione di esonero totale o parziale dalle tasse di iscrizione e dei contributi universitari, per il caso di determinate condizioni di invalidità. 
Pur nel rispetto delle autonome decisioni di ciascun Ateneo, sembra utile sottolineare alcune iniziative la cui promozione appare di notevole efficacia per il raggiungimento degli esiti previsti. 
E' auspicabile, ad esempio, che presso ciascun Ateneo, ove già non esista, venga preliminarmente costituita una commissione che si occupi della rilevazione dei disabili e dell'individuazione delle loro esigenze. Tale analisi offrirebbe l'obiettiva situazione di partenza per individuare le connesse e necessarie attività di orientamento, di sostegno e di tutorato. 
Sarebbe opportuno altresì, come avviene in alcune esperienze di Università europee, provvedere alla nomina di un responsabile o delegato del Rettore che, accordandosi con i responsabili delle singole strutture, verifichi continuamente l'andamento delle iniziative e delle realizzazioni. 
Non meno incisiva appare la creazione di accordi istituzionali ed operativi con altre Amministrazioni interessate, per evitare inutili frammentazioni delle responsabilità e delle risorse messe a disposizione dei disabili dalle leggi vigenti. 
Inoltre, l'attivazione di ambiti di ricerca anche interdisciplinari nello specifico settore, consentirebbe di rappresentare proposte a livello nazionale e di stimolare la partecipazione ai programmi comunitari in materia. In particolare, per raggiungere gli obiettivi sopra indicati, si ritiene auspicabile:

- favorire l'accoglienza e l'integrazione degli studenti in situazioni di handicap, anche sensibilizzando il personale docente e tecnico ai problemi di questi giovani;
- promuovere azioni finalizzate a migliorare l'accessibilità dei locali (riservando spazi per la loro presenza nelle aule), dei luoghi di studio e di vita (residenze, mense, laboratori, centri ricreativi e sportivi);
- realizzare, nel centro di accoglienza, uno specifico settore per la ricerca di soluzioni che attengano la vita universitaria degli studenti in situazione di handicap: adattamento degli orari delle lezioni e delle sedute di esame; accesso alle mense e altri servizi; servizi di trasporto interno, ecc. 
E' noto a questa Amministrazione - a seguito anche di segnalazioni dirette, di interventi della stampa e di interrogazioni parlamentari - che, per cause varie, in alcune Università gli studenti svantaggiati sono impossibilitati a seguire le lezioni; non possono utilizzare i mezzi di trasporto ad essi destinati; vivono presso pensionati non adeguatamente dotati di minime strumentazioni necessarie per alcuni tipi di handicap. 
Poichè, sicuramente, presso ogni singola sede sono stati realizzati interventi o sono in corso iniziative, si reputa utile acquisirne la conoscenza, anche per utilizzarla in occasione della campagna informativa che, ai sensi dell'art. 2, comma 3 del Regolamento n. 245 del 21 luglio 1997, verrà realizzata presso gli istituti e le scuole di istruzione secondaria superiore. Del pari utile sarebbe ricevere in merito proposte che consentano di tradurre, attraverso una cooperazione costruttiva ed organica, anche economica, l'apporto teorico in azioni comuni ed univoche mirate al miglioramento dell'integrazione degli studenti. 
Quanto sopra, in attesa della formulazione di un insieme organico di proposte e di iniziative - anche sotto il profilo finanziario - la cui messa a punto sarà demandata ad un apposito gruppo di lavoro ministeriale, in corso di costituzione in conformità a specifici impegni assunti dal Governo in sede parlamentare. 
Si ringraziano fin da ora le SS.LL. per l'attenzione che vorranno prestare ad argomento tanto delicato e significativo, nonchè per la collaborazione che vorranno fornire. 
Distinti saluti.

IL SOTTOSEGRETARIO DI STATO
(f.to Prof. Luciano Guerzoni)