VISTO l’art.9, comma 2, della legge 21 dicembre 1999, n.508;
VISTO il Decreto legislativo 3 febbraio 1993, n.29 e successive modificazioni;
VISTO il D.M. 64737 del Ministero del Tesoro, del Bilancio e della programmazione Economica - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, in corso di perfezionamento, con il quale viene istituito nella Unità previsionale di base 2 - Affari Economici - dello stato di previsione della spesa del MURST, per l’anno finanziario 2000, in termini di competenza e di cassa, il Cap. n.1281 "Attività didattiche innovative, ricerca, sostegno al processo di riforma delle istituzioni artistiche e musicali" con uno stanziamento di L.21.600.000.000;
VISTO il D.M. 10 ottobre 2000 con il quale le risorse finanziarie iscritte al suddetto Capitolo 1281 sono assegnate al Dirigente Generale del Servizio studi e documentazione;
RITENUTO di individuare i criteri generali per la ripartizione tra più linee di spesa dello stanziamento disponibile di L. 21.600.000.000;
SENTITO il Consiglio Nazionale per l’alta formazione artistica e musicale;
DECRETA
Le assegnazioni alle Accademie di belle arti, ai Conservatori di musica, agli Istituti Superiori per le Industrie Artistiche (I.S.I.A.) e alle Accademie nazionali di arte drammatica e di danza, sono ripartite nelle seguenti linee di spesa e disposte secondo i criteri in ciascuna di esse indicati:
attività didattica qualitativa e ricerca scientifica, ivi compresa la sperimentazione di cui alla nota ministeriale n.AF/T/181 del 22 settembre 2000, L.6,5 miliardi, di cui:
3,5 miliardi per la sperimentazione didattica ( L. 1,7 miliardi alle Accademie di belle arti - L. 1,8 miliardi ai Conservatori di musica) sulla base dei seguenti criteri:
indicazione dei costi fornita dalle istituzioni;
conformità dei costi ai preventivi medi di spesa proposti dal complesso delle istituzioni;
3 miliardi per il sostegno e l'incentivazione dell'attività istituzionale, anche con riferimento all'attuazione dei corsi di cui all'art.2, commi 5 e 8, lettera d), nonché all'art.4, comma 3, della legge n.508/99, sulla base dei seguenti criteri:
rapporto diplomati - iscritti nell'ultimo anno accademico;
numero dei docenti di ruolo e non di ruolo in servizio nell'anno accademico 1999/2000;
numero degli studenti iscritti nell'anno accademico 1999/2000;
rapporto docenti - studenti;
numero dei corsi attivati nell'a.a.1999/2000 e loro qualificazione;
iniziative a favore degli studenti L. 2 miliardi di cui:
1 miliardo per la mobilità internazionale, con particolare riguardo a quella in ambito comunitario, sulla base dei seguenti criteri:
accordi di collaborazione didattico-scientifica già avviati, o in via di formalizzazione, in campo comunitario e/o internazionale;
numero degli studenti iscritti nell'anno accademico1999/2000;
1 miliardo per il diritto allo studio, sulla base dei seguenti criteri:
interventi per il diritto allo studio già attuati;
numero degli studenti iscritti nell'anno accademico 1999/2000;
produzione artistica delle istituzioni e relativa tutela L. 4,5 miliardi sulla base dei seguenti criteri:
numero dei docenti di ruolo e non di ruolo in servizio nell'anno accademico 1999/2000;
numero degli studenti iscritti nell'anno accademico 1999/2000;
qualità, quantità e continuità della progettazione e produzione artistica;
adeguamento tecnologico L.3 miliardi, sulla base dei seguenti criteri:
numero dei corsi attivati nell'a.a. 1999/2000 e loro qualificazione;
attrezzature per la didattica e ricerca;
consistenza del personale docente e amministrativo, di ruolo e non di ruolo, in servizio nell'anno accademico 1999/2000;
numero degli studenti iscritti nell'anno accademico 1999/2000;
commissioni di studio ed esperti ai fini dell’attività statutaria e regolamentare L. 600 milioni, in parti uguali per tutte le istituzioni;
valorizzazione del patrimonio artistico, bibliografico e musicale e fruibilità all’esterno: L. 4 miliardi, sulla base della rilevazione della consistenza e valore del patrimonio esistente e della sua fruibilità;
Il 5% circa dello stanziamento, pari a L. 1.000.000.000, verrà utilizzato per far fronte ad esigenze impreviste o per correggere sottostime eventualmente verificatesi nelle sopraindicate linee di spesa.
Il presente provvedimento sarà inviato agli organi di controllo.
IL MINISTRO