Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
 
 
 
Decreto Interministeriale 17 dicembre 2002
Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 14 gennaio 2003 n. 10

FISR Fondo Integrativo Speciale Ricerca - Bando 2002

Emblema Repubblica Italiana
Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

Ministero dell’Economia e delle FinanzeDipartimento del Tesoro Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Dipartimento per la Programmazione, il Coordinamento e gli Affari Economici Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio Il Direttore Generale Ministero delle Politiche Agricole e Forestali Dipartimento della qualità dei prodotti agroalimentari e dei servizi

VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999 n. 300;

VISTO il decreto legislativo 5 giugno 1998 n. 204, pubblicato nella G.U. n. 151 del 1 dicembre 1998 recante “disposizioni per il coordinamento, la programmazione e la valutazione della politica nazionale relativa alla ricerca scientifica e tecnologica;

VISTO, in particolare, l’art.1, comma 3 del predetto decreto legislativo, che istituisce nello stato di previsione del Ministero del Tesoro del Bilancio e della Programmazione Economica un apposito fondo integrativo speciale per la ricerca (FISR), finalizzato al finanziamento di specifici interventi di particolare rilevanza strategica, indicati nel Programma Nazionale per la Ricerca (PNR) e nei suoi aggiornamenti per il raggiungimento degli obiettivi generali;

VISTA la legge 19 ottobre 1999 n. 370, in particolare, l’art.10, comma 1, lett. D, che stanzia a favore del FISR 40 miliardi di Lire (€ 20.658.275,96) per il 2000, e a decorrere dall’anno 2001, 50 miliardi di Lire (€ 25.822.844,95);

VISTA la legge 23 dicembre 1999 n. 488 (Legge Finanziaria 2000), che in tabella D stanzia ulteriori 10 miliardi di lire (€ 5.164.568,99) per il periodo 2000-2002 a favore del FISR;

VISTA la legge 23 dicembre 2000 n. 388 (Legge Finanziaria 2001), che in tabella F conferma lo stanziamento di 10 miliardi di lire (€ 5.164.568,99), per il periodo 2001-2002;

VISTO, altresì, l’art. 103 della predetta legge 23 dicembre 2000 n. 388, che dispone l’istituzione, nello stato di previsione del Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, di un fondo pari al 10% dei proventi derivanti dalle licenze UMTS, da destinare, tra l’altro, al finanziamento della ricerca scientifica, nel quadro del PNR e nella misura individuata dal Consiglio dei Ministri;

VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 28 marzo 2001, registrato alla Corte dei Conti il 23 maggio 2001, che, sulla base della determinazione del Consiglio dei Ministri del 25.1.2001, all’art. 2, assegna 60 miliardi di lire (€ 30.987.413,94) dei proventi derivanti dalle licenze UMTS a favore del FISR;

VISTO il Programma Nazionale di Ricerca (PNR 2001-2003) approvato dal CIPE con delibera 21.12.2000 n. 150, pubblicata sulla G.U. n. 71 del 26 marzo 2001;

VISTA la delibera CIPE del 3 maggio 2001 n. 80, registrata alla Corte dei Conti il 16.7.2001 – reg.4, foglio 182 e pubblicata sulla G.U. n. 183, dell’8 agosto 2001 serie speciale, con la quale sono individuate, per l’anno 2001, le priorità scientifiche di intervento, in coerenza con gli obiettivi previsti nel PNR e con le determinazioni di cui al sopracitato DPCM 28 marzo 2001, per un importo sul fondo FISR di 226 miliardi di lire (€ 116.719.259,19);

TENUTO CONTO che le risorse FISR per il periodo 2000-2003 ammontavano complessivamente a  € 144.607.931,75 (280 miliardi di lire) e che pertanto rimaneva un importo residuo pari a € 27.888.672,55 (54 miliardi di lire);

TENUTO CONTO, altresì, che lo stanziamento complessivo di € 144.607.931,75 (280 miliardi di lire) è stato decurtato con DPCM 20 marzo 2002 “concernente la conservazione dei residui di stanziamento” per un importo di € 22.724.103,56 (44 miliardi di lire);

RITENUTO che tale decurtazione debba incidere prioritariamente sulle risorse per le quali, nella citata delibera CIPE, non è stata ancora prevista alcuna destinazione, piuttosto che su quelle già assegnate alla realizzazione di specifici programmi strategici;

CONSIDERATO che per effetto della predetta decurtazione la quota di risorse FISR non assegnata dal CIPE con la delibera 3 maggio 2001 n. 80, rimane pari a € 5.164.568,99 (10 miliardi di lire);

TENUTO CONTO che il FISR rappresenta lo strumento per l’integrazione delle attività di ricerca, che mirano all’ampliamento delle conoscenze scientifiche e tecniche non connesse a specifici ed immediati obiettivi industriali o commerciali, da gestire in regime di cofinanziamento tra le amministrazioni dello Stato interessate alla realizzazione dei programmi e i soggetti proponenti;

VISTA la disciplina comunitaria per gli aiuti di Stato alla ricerca e sviluppo n. 96/C/45/06 pubblicata sulla G.U.C.E. 17/2/96 n. C 45/C;

CONSIDERATO che la predetta delibera CIPE del 3 maggio 2001 n. 80 prevede risorse finanziarie aggiuntive da apportarsi da parte del Ministero delle Politiche agricole e forestali e del Ministero dell’Ambiente, per i programmi di rispettivo interesse;

TENUTO CONTO che il Ministero delle politiche agricole concorre con proprie risorse per un importo totale di 30 miliardi di lire (€ 15.493.706,97), così come comunicato con nota del Ministro n. 8152 del 5.6.2001;

TENUTO CONTO delle tematiche per la ricerca agricola indicate nel Programma Nazionale per la Ricerca nel Sistema agricolo e lo sviluppo sostenibile e l’occupazione (PNR-SASSO) predisposto dal Ministero delle politiche agricole e forestali in raccordo con le Regioni e trasmesso al MIUR quale indicazione della programmazione nel settore della ricerca agricola per il triennio 2001-2003;

TENUTO CONTO, altresì, che il Ministero dell’ambiente concorre con proprie risorse per un importo totale di 70 miliardi di lire (€ 36.151.982,94) come comunicato con nota dell’11.4.2002, prot. GAB/2002/4027/A06;

RITENUTO di dover definire il quadro dei temi di ricerca da finanziare con il Fondo Integrativo Speciale per la Ricerca (FISR), per un importo di € 140.992.733,45  (273 miliardi di lire), anziché di € 168.364.949,10 (326 miliardi di lire) in quanto per la realizzazione dell’intervento strategico infrastrutturale “Centro Euromediterraneo per i Cambiamenti Climatici”, si procederà separatamente per un importo di € 27.372.215,65  (53 miliardi di lire).

VISTO il decreto legislativo 3 febbraio 1999, n.29 e successive variazioni ed integrazioni

D E C R E T A N O

Art. 1

1)      Il Fondo Integrativo Speciale di Ricerca, come integrato con le risorse dei Ministeri indicati nelle premesse, cofinanzia, in coerenza con le indicazioni del Programma

Nazionale per la Ricerca (PNR 2001-2003), i sottoindicati programmi strategici, accanto ad ognuno dei quali è indicato il limite finanziario di intervento.

L’importo, corrispondente all’1% dello stanziamento previsto per ciascun programma strategico, è destinato alle spese dell’istruttoria, monitoraggio e verifiche in itinere.

Programma strategico

A) “QUALITÀ ALIMENTARE E BENESSERE”  contributo previsto € 24.273.474,26 di cui:

1)      Progetto-Obiettivo: Metodi e sistemi per aumentare il valore aggiunto degli alimenti tradizionali ed a vocazione territoriale. Contributo previsto 9.812.681,08.

Tematiche:

a)      Messa a punto di metodi, strumenti e tecnologie per il recupero e la valorizzazione di produzioni tradizionali e tipiche, con particolare riferimento ad aree geografiche sensibili dal punto di vista socio-ambientale, quali aree rurali marginali, ivi comprese le aree montane, al fine di promuoverne lo sviluppo;

b)      Individuazione di parametri, indicatori e protocolli per la definizione e misura della qualità organolettica, nutrizionale e merceologica, e dell’origine delle materie prime e dei prodotti finali, mirata alla qualificazione e certificazione delle produzioni agro-alimentari tradizionali, a salvaguardia sia del consumatore che del produttore;

c)      Metodi e strumenti di valorizzazione produttiva e di mercato degli alimenti tradizionali, per aumentare la competitività del sistema agricolo ed agroindustriale, con particolare riferimento alle problematiche di logistica, trasporto e supply-chain anche nell’ambito della net-economy.

2)      Progetto-Obiettivo: Metodi e sistemi per aumentare la sicurezza nella catena agro-alimentare e nell’ambiente. Contributo previsto € 14.460.793,17.

Tematiche:

a)      studi e ricerche sul miglioramento delle tecniche di produzione agricola sostenibile per l’ambiente in grado di fornire prodotti conformi ai principi di sicurezza alimentare;

b)      tecniche di allevamento per la salvaguardia del benessere animale e l’ottenimento di prodotti di elevata qualità e sicurezza;

c)      studio e definizione di nuove metodologie atte a valutare le produzioni agricole destinate all’alimentazione ai fini:

                        a. della sicurezza d’uso

                        b. del valore nutrizionale

                        c. dell’eventuale contenuto di antinutrienti

per valorizzare il ruolo della corretta alimentazione come fattore di benessere e prevenzione delle malattie;

d)      marcatori, indici e protocolli diagnostici per l’identificazione di componenti ed ingredienti e per la tracciabilità dei prodotti agro-alimentari;

e)      individuazione e messa a punto di metodi rapidi, economici e praticabili per l’effettuazione di controlli sistematici della qualità dei prodotti agroalimentari nella filiera produttiva;

f)        definizione di nuove metodologie di trasferimento delle informazioni al consumatore, anche attraverso nuovi sistemi di etichettatura.

Programma strategico

B) SVILUPPO SOSTENIBILE E CAMBIAMENTI CLIMATICI contributo previsto € 26.855.758,75 di cui:

1)      Progetto-Obiettivo: Simulazioni, Diagnosi e Previsioni del Cambiamento Climatico. Contributo previsto € 26.855.758,75.

Tematiche:

a)      studi sull’evoluzione e sulla variabilità climatica, cause dei cambiamenti climatici: ruolo dei sistemi urbani e produttivi ivi compreso quello agroforestale;

b)      caratterizzazione delle strutture pedoclimatiche locali, simulazione del clima regionale e ottimizzazione della gestione territoriale, con particolare riferimento alle risorse idriche, agro-forestale ed ittica ;

c)      impatto dei cambiamenti climatici sulle coste e studi della loro vulnerabilità; previsioni sugli ecosistemi terrestri ed acquatici, ed in particolare sulla biodiversità;

d)      dinamica dei processi atmosferici (aerosol, nubi, ricostruzione del clima del passato) e tecniche d’intervento;

e)      applicazioni del telerilevamento per la conoscenza dei processi climatici;

f)        monitoraggio, diagnosi, simulazioni e previsione dell’evoluzione dei sistemi agricoli in relazione ai cambiamenti climatici;

g)      sostenibilità dell’impiego energetico delle risorse rinnovabili per contenere l’emissione di gas responsabili dell’effetto serra;

h)      metodi e tecniche sostenibili per l’immagazzinamento del carbonio (carbon-sink);

i)        studi sul ciclo del carbonio oceanico, processi ed osservazioni oceaniche.

Programma strategico

C) “NUOVI SISTEMI DI PRODUZIONE E GESTIONE DELL’ENERGIA” contributo previsto € 89.863.500,44  di cui:

1)      Progetto-Obiettivo: Vettore Idrogeno. Contributo previsto € 51.129.233,01.

Tematiche:

a)      sviluppo di tecnologie, componenti e sistemi innovativi per la produzione di idrogeno e per la separazione idrogeno/CO2 anche ai fini della riduzione dell’impatto ambientale;

b)      sviluppo di materiali e sistemi innovativi che sfruttino anche energie rinnovabili per l’accumulo di idrogeno;

c)      studio del confinamento geologico della CO2 e sviluppo delle relative tecnologie;

d)      sviluppo di tecnologie, componenti e sistemi per l’utilizzo dell’idrogeno nel campo della trazione e per generazione elettrica distribuita;

2)      Progetto-Obiettivo: Celle a Combustibile. Contributo previsto € 38.734.267,43.

Tematiche:

a)      aumento delle prestazioni e riduzione dei costi dei diversi tipi di celle a combustibile, attraverso lo sviluppo di materiali, componenti e configurazioni innovative di cella;

b)      sviluppo e sperimentazione di sistemi con celle a combustibile per la trazione, per generazione stazionaria e per l’alimentazione di sistemi portatili.

c)      sperimentazioni di impianti dimostrativi, monitoraggio e verifica dei comportamenti operativi per celle operanti con molteplicità di combustibili.

Art. 2

Soggetti ammissibili

1)   Sono ammessi a beneficiare degli interventi di cui al precedente articolo, gli enti pubblici di ricerca, le università, gli enti di ricerca privati in collaborazione tra loro e/o con imprese.

2)      Possono presentare domanda di finanziamento, in qualità di soggetti proponenti, i seguenti soggetti, nel rispetto delle clausole di cui al comma 3 dell’art. 3:

a)      università, statali e non statali, legalmente riconosciute ed istituite nel territorio dello Stato;

b)      enti pubblici di ricerca;

c)      enti di ricerca privati che, per prioritarie finalità statutarie, svolgano, senza fini di lucro attività di ricerca;

d)      consorzi tra i soggetti di cui alle lettere a), b) e c), le cui quote di partecipazione, nel rispetto del comma 3 dell’art. 3, non devono superare il limite del 60% per ciascun socio.

La domanda deve essere presentata dal soggetto proponente che è individuato come capofila.

3)      In tutti i casi in cui, nella realizzazione del progetto, sia prevista la partecipazione di imprese industriali produttrici di beni e/o servizi, il contributo è concesso purché:

a)      sia prevista larga diffusione dei risultati che non possono essere oggetto di diritti di proprietà intellettuale;

b)      gli eventuali diritti di proprietà intellettuale sui risultati siano integralmente versati ai soggetti di cui ai commi precedenti.

ovvero

c)      i soggetti di cui al comma precedente ricevano dalle imprese industriali un compenso equivalente al prezzo di mercato per i diritti di proprietà intellettuale derivanti dal progetto, e per la parte in cui siano detentori tali imprese;

d)      sia prevista larga diffusione dei risultati che non possono essere oggetto di proprietà intellettuale.

Art. 3

Formulazione delle proposte, loro requisiti e criteri di valutazione

1)      Ciascuna proposta deve riferirsi, a pena di inammissibilità, ad uno solo dei progetti-obiettivo di ciascun programma strategico e ad una o più tematiche, che devono essere chiaramente indicate,  riportate nel precedente articolo 1, e deve essere redatta secondo lo schema allegato al presente decreto (All.A ); è allegato altresì il documento contenente i criteri per la rendicontazione dei costi (All.B), che fanno parte integrante del presente decreto;

2)      I soggetti ammissibili possono presentare separatamente più proposte progettuali purché afferenti a diversi progetti-obiettivo, sempre comunque nel rispetto delle modalità di cui al comma 1;

3)      Al fine di assicurare la partecipazione di una pluralità di soggetti esecutori evitando, nel contempo, l’eccessiva frammentazione delle risorse, l’apporto di ciascun soggetto ammissibile deve risultare appropriato e rilevante e comunque non superiore al 60% del costo totale della proposta.

L’apporto di ciascuna unità operativa non può essere inferiore al 10% del costo totale del progetto, pertanto ciascun progetto può prevedere da un minimo di 4 ad un massimo di 10 unità operative.

Gli enti di ricerca privati devono allegare alla domanda l’atto costitutivo e lo statuto;

4)      Le proposte progettuali devono contenere i seguenti elementi:

a)      oggetto e descrizione delle attività

b)      obiettivi e risultati

c)      soggetto responsabile della realizzazione del progetto ed unità operative partecipanti

d)      costo totale previsto per la realizzazione del progetto

e)      indicazione delle risorse finanziarie, umane e strumentali necessarie

f)        collegamento con altri programmi di ricerca nazionali, comunitari ed internazionali, già attivati e/o in corso

g)      modalità di valorizzazione scientifica e socio-economica dei risultati

h)      curriculum del responsabile della ricerca di ciascuna unità operativa

5)      La selezione delle proposte progettuali, giudicate ammissibili alla fase istruttoria, viene effettuata secondo i seguenti parametri:

a)      fattibilità del progetto sotto il profilo tecnico-scientifico e finanziario anche in riferimento alle risorse umane e strumentali disponibili

b)      coerenza delle linee di attività e degli obiettivi e dei risultati attesi con le priorità scientifiche individuate nell’ambito dei Progetti-Obiettivo dei programmi strategici di cui all’art. 1

c)      qualità scientifico-tecnologica delle proposte e/o livello di innovazione, validità ed originalità dei risultati attesi

d)      coerenza della partecipazione rispetto ai progetti-obiettivo, adeguatezza scientifica, culturale, tecnica ed organizzativa dei soggetti proponenti e delle unità operative partecipanti, ad assicurare efficienza ed efficacia alle attività previste

e)      grado di integrazione tra la componente pubblica e quella privata

f)        grado di partecipazione finanziaria ai costi complessivi per la realizzazione del progetto

g)      prospettive di ricaduta tecnico-scientifica e applicativa, con particolare riferimento al territorio e agli operatori dei settori interessati.

6)      Il finanziamento complessivo a carico delle risorse di cui al presente bando è pari al 70% dei costi ritenuti ammissibili;

7)      Sono ammissibili al finanziamento le proposte progettuali:

a)      che risultino conformi e coerenti con i requisiti e i criteri indicati ai commi precedenti

b)      il cui costo complessivo, al fine di valorizzare e concentrare i fondi su interventi ed obiettivi significativi:

-         non sia inferiore a € 2.065.827,60 e non superiore a € 7.746.853,49 per il programma strategico A);

-         non sia inferiore a € 2.582.284,49 e non superiore a € 9.296.224,18 per il programma strategico B);

-         non sia inferiore a € 6.197.482,79  e non superiore a € 20.658.275,96 per il programma strategico C);

c)      la durata del progetto non deve eccedere i tre anni.

Art. 4

Procedure per l’istruttoria e la valutazione

a.       L’istruttoria delle proposte è curata da una commissione interministeriale istituita con decreto del MIUR e composta da rappresentanti del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, del Ministero dell’Economia e delle Finanze, e, per i programmi strategici di rispettiva competenza, dai rappresentanti del Ministero dell’Ambiente e del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali;

b.      Per la valutazione tecnico-scientifica delle proposte progettuali, la predetta commissione si avvale di gruppi di esperti con comprovata esperienza nei settori scientifici di ciascun Programma strategico, da identificarsi nell’Albo degli esperti della Ricerca Scientifica di cui all’art. 7 del decreto legislativo n. 297/99, istituito con Decreto Direttoriale 2 agosto 2002 prot. n. 1176/2002  e/o da altri esperti, comunque indicati dalle amministrazioni compartecipanti al finanziamento, e nominati con apposito decreto del MIUR.

L’onere relativo alle spese di funzionamento di detti organismi di istruttoria e valutazione grava sulla disponibilità del fondo così come individuato all’art. 1 comma1 del presente bando.

Sulla base delle valutazioni del gruppo degli esperti, la predetta commissione interministeriale approva la graduatoria delle proposte che sarà formalizzata successivamente con apposito decreto del MIUR.

L’erogazione dei finanziamenti avverrà a cura del Ministero dell’Economia, delle Finanze, secondo criteri e modalità da definirsi con il successivo decreto di affidamento che terrà conto anche di eventuali rimodulazioni, indicate dal gruppo di esperti nel corso della valutazione e selezione delle proposte, dei progetti ammessi al finanziamento.

Al termine del progetto si provvederà alla valutazione finale anche per l’accertamento dei risultati conseguiti sotto il profilo tecnico-scientifico e socio-economico.

I soggetti beneficiari del contributo sono tenuti a comunicare al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, per la relativa approvazione, ogni modifica che dovesse intervenire nella realizzazione del progetto.

Art. 5

Costi ammissibili

Sono considerati ammissibili i costi indicati nella tabella allegata al presente decreto.

Art. 6

Modalità di presentazione delle domande

Le domande di concessione del contributo dovranno essere presentate, pena l’esclusione, entro 60 giorni a decorrere dalla data di pubblicazione del bando sulla

Gazzetta Ufficiale utilizzando il servizio Internet al seguente indirizzo: http://roma.cilea.it/sirio alla voce “Domande finanziamento”, secondo le modalità ivi indicate. Il servizio sarà attivo a decorrere dalla data di pubblicazione del bando sulla gazzetta ufficiale.

Il servizio consentirà la stampa della domanda (All.1) e della scheda riepilogativa (All.2 ) del progetto – che fanno anche esse parte integrante del presente decreto - che, debitamente sottoscritte, dovranno essere inviate a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, al Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (MIUR) - Servizio per lo Sviluppo e il Potenziamento dell’Attività di Ricerca - Ufficio II – Piazzale J.F. Kennedy, 20 – 00144 ROMA, recante sulla busta la dicitura “Bando 2002 - Progetti FISR”.

La data di spedizione è comprovata dal timbro dell’Ufficio Postale accettante.

Il presente decreto sarà inviato all’Ufficio Centrale del Bilancio e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.

Ministero dell’Economia e delle Finanze

Capo del Dipartimento Tesoro

Prof. Domenico Siniscalco

 

Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca

Capo del Dipartimento Programmazione, il coordinamento e gli affari economici

Dott. Giovanni D’Addona

 

Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio

Direttore Generale

Dott. Corrado Clini

 

Ministero delle Politiche Agricole e Forestali

Capo del Dipartimento Qualità prodotti agroalimentari e servizi

Dott. Giuseppe Ambrosio

Roma, 17 dicembre 2002


Allegati:
Allegato A - (file .zip 25Kb.
Allegato B - Criteri per la Rendicontazione dei costi
Allegato 1 - (file .pdf 10Kb.)
Allegato 2 - (file .pdf 62Kb.)