Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
 
 
 
Decreto Direttoriale 28 novembre 2008

Concorso C1

Emblema Repubblica Italiana
Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

VISTO  il decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165, e successive modificazioni ed integrazioni, concernente le norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche;

VISTA la legge 7 agosto 1990, n.241, e successive modificazioni ed integrazioni, concernente le nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi;

VISTA la legge 28 marzo 1991, n.120, concernente norme a favore dei privi della vista per l'ammissione ai pubblici concorsi;

VISTO il decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, concernente il codice delle pari opportunità tra uomo e donna;

 VISTA la legge 5 febbraio 1992, n.104, e successive modificazioni e integrazioni, legge quadro, per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate;

VISTA la legge 15 maggio 1997, n.127, concernente misure urgenti per lo snellimento dell'attività amministrativa e dei procedimenti di decisione e di controllo, così come modificata ed integrata dalla legge 16 giugno 1998, n.191;

VISTA la legge 27 dicembre 1997, n.449, concernente norme generali sull'amministrazione del patrimonio e sulla contabilità generale dello Stato, ed in particolare l'art.39 come successivamente modificato ed integrato;

VISTA la legge 12 marzo 1999, n.68, recante norme per il diritto al lavoro dei disabili e successive modifiche;

VISTO VISTO il decreto-legge 16 maggio 2008, n.85 recante "Disposizioni urgenti per l'adeguamento delle strutture di Governo in applicazione dell'art.1, commi 376 e 377, della legge 24 dicembre 2007, n.244;

VISTO in particolare il comma 20 dell'art.1 del succitato decreto legge che recita "Con riferimento ai Ministeri per i quali sono previsti accorpamenti, in via provvisoria e, comunque, per un periodo massimo di sei mesi a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, nelle more dell'approvazione del regolamento di organizzazione dei relativi uffici funzionali, strumentali e di diretta collaborazione con le autorità di Governo, la struttura di tali uffici è definita, nel rispetto delle leggi vigenti, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro competente, sentito il Ministro dell'economia e delle finanze. Fino alla data di entrata in vigore di tale decreto si applicano transitoriamente i provvedimenti organizzativi vigenti, purché resti ferma l'unicità degli uffici di diretta collaborazione di vertice. Con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, su proposta dei Ministri competenti, sono apportate le variazioni di bilancio occorrenti per l'adeguamento del bilancio di previsione dello Stato alla nuova struttura di governo";

VISTO il decreto del Presidente della Repubblica in data 19 novembre 2007, n.264 registrato alla Corte dei Conti il 23 gennaio 2008, reg.1, fg.73, recante il Regolamento di organizzazione del Ministero dell'università e della ricerca e la dotazione organica del personale;

VISTA la legge 24 dicembre 2007, n.244, recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello stato (legge finanziaria 2008);

VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n.487  e successive modificazioni e integrazioni, concernente il regolamento sull'accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalità di svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme di assunzione nei pubblici impieghi;

VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n.445, concernente il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa;

VISTO il decreto legislativo 8 maggio 2001, n.215, recante "disposizioni per disciplinare la trasformazione progressiva dello strumento militare in professionale", così come modificato ed integrato dal decreto legislativo 31 luglio 2003, n.236;

VISTO il decreto legislativo 30 giugno 2003, n.196, concernente il codice in materia di protezione dei dati personali;

VISTI i decreti legislativi 9 luglio 2003, nn.215 e 216, concernenti, rispettivamente, l'attuazione della direttiva 2000/43 CE per la parità di trattamento tra le persone, indipendentemente dalla razza e dall'origine etnica, e l'attuazione della direttiva 2000/78 CE per la parità di trattamento tra le persone, senza distinzione di religione, di convinzioni personali, di handicap, di età e di orientamento sessuale;

VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 7 febbraio 1994, n.174, recante norme sull'accesso dei cittadini degli Stati membri dell'Unione europea ai posti di lavoro presso le Amministrazioni pubbliche, e successive modificazioni ed integrazioni, ed in particolare l'art.1, comma 1, lettera a);

VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 23 marzo 1995, concernente la determinazione dei compensi da corrispondere ai componenti delle commissioni esaminatrici e al personale addetto alla sorveglianza di tutti i tipi di concorso indetti dalle amministrazioni pubbliche;

VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 marzo 2008, registrato alla Corte dei Conti il 21 aprile 2008, reg.4, fgl.277, con il quale il Ministero dell'Università e della Ricerca è autorizzato ad avviare procedure pubbliche concorsuali, per reclutare, fra l'altro, n.20 funzionari per l'area C,posizione economica C1;

VISTO  l'art.3, comma 106, della legge 24 dicembre 2007, n.244, che prevede tra l'altro il riconoscimento, in termini di punteggio, del servizio prestato presso pubbliche amministrazioni per almeno tre anni, anche non continuativi, nel quinquennio antecedente al 28 settembre 2007, in virtù di contratti di collaborazione coordinata e continuativa stipulati anteriormente a tale data;

VISTO  il Contratto collettivo nazionale di lavoro, relativo al personale del comparto Ministeri, sottoscritto il 16 maggio 1995 e successivi contratti collettivi, di cui l'ultimo, relativo al quadriennio normativo 2002-2005 e biennio economico 2004-2005, sottoscritto in data 7 dicembre 2005;

VISTA la direttiva della Presidenza del Consiglio  dei Ministri – Dipartimento della Funzione Pubblica – 3 novembre 2005, n.3/05, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 19 dicembre 2005, n.294, relativa agli adempimenti delle pubbliche amministrazioni in materia di avvio delle procedure concorsuali;

VISTA la circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Funzione Pubblica – 8 novembre 2005, n.4/05, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 19 dicembre 2005, n.294, in materia di riconoscimento dei titoli di studio ai fini dell'accesso nelle Pubbliche Amministrazioni;

CONSIDERATO  che, in relazione a quanto sopra, si rende necessario indire un concorso pubblico, per esami, per la copertura di venti funzionari per l'area amministrativo/giuridico, legale e contabile, area C, posizione economica C1, per le esigenze degli Uffici del Ministero dell'Università e della Ricerca;

RITENUTO di dover precisare che ai fini del presente bando si intende: - per diploma di laurea (DL), il titolo accademico, di durata non inferiore a quattro anni, conseguito secondo gli ordinamenti didattici previgenti al decreto ministeriale 3 novembre 1999, n.509; - per laurea (L), il titolo accademico di durata triennale; - per laurea specialistica (LS), il titolo accademico, di durata normale di due anni, conseguito dopo la laurea (L) di durata triennale, ora denominato laurea magistrale (LM) ai sensi dell'art.3, comma 1, lettera b), del decreto ministeriale 22 dicembre 2004, n.270;

D E C R E T A

Art.1
Posti a concorso

E' indetto un concorso pubblico, per esami, a venti posti, per l'accesso al profilo professionale di funzionario amministrativo/giuridico, legale e contabile, area C, posizione economica C1, del ruolo del personale del Ministero dell'Università e della Ricerca.

Art.2
Riserve di posti

Ai sensi dell'art.18, comma 6, del decreto legislativo 8 maggio 2001, n.215, così come modificato dall'art.11, comma 1, lettera c) del decreto legislativo 31 luglio 2003, n.236, il 30% dei posti messi a concorso è riservato ai volontari in ferma breve o in ferma prefissata di durata di cinque anni delle Forze Armate, congedati senza demerito anche al termine o durante le eventuali rafferme contratte, nonché agli ufficiali di complemento in ferma biennale e agli ufficiali in ferma prefissata che hanno completato senza demerito la ferma contratta, ove in possesso dei requisiti del presente bando.
Considerato che l'art.3, comma 106, della citata legge 24 dicembre 2007, n.244  prevede tra l'altro il riconoscimento, in termini di punteggio del servizio prestato presso le pubbliche amministrazioni per almeno tre anni, anche se non continuativi nel quinquennio antecedente al 28 settembre 2007, in virtù di contratti di collaborazione stipulati anteriormente a tale data, al suddetto personale viene riconosciuto il seguente punteggio:
- punti 0,25 per ciascun periodo continuativo di un anno con le pubbliche amministrazioni  e ulteriori  punti 0,75 per ciascun anno continuativo di servizio prestato nel settore del Ministero dell'Università e della Ricerca, purché svolto con lodevole servizio, fino ad un massimo di punti 3.
I posti riservati, che non dovessero essere coperti per mancanza di aventi titolo, saranno conferiti ai concorrenti che abbiano superato le prove secondo l'ordine di graduatoria.

Coloro che intendano avvalersi della riserva indicata nel presente articolo, oppure che abbiano titoli di preferenza e/o di precedenza di cui all'art.5 del decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n.487 e successive modificazioni e integrazioni debbono farne espressa dichiarazione della domanda di partecipazione al concorso.

Art.3
Requisiti per l'ammissione

Per l'ammissione al concorso è richiesto il possesso dei seguenti requisiti:

a) - diploma di laurea (DL), laurea specialistica (LS, attualmente laurea magistrale; LM) o laurea (L);
I titoli accademici rilasciati dalle Università straniere saranno considerati utili purchè riconosciuti equiparati alle lauree suddette, ai sensi dell'art.38, comma 3, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165. A tal fine, nella domanda di concorso devono essere indicati, a pena di esclusione, gli estremi del provvedimento di riconoscimento dell'equiparazione al corrispondente titolo di studio rilasciato dalle Università italiane in base alla normativa vigente. Le equiparazioni devono sussistere alla data di scadenza per la presentazione della domanda;
b) - cittadinanza di uno degli Stati membri dell'Unione europea;
c) - godimento dei diritti civili e politici negli Stati di appartenenza o di provenienza;
d) - idoneità fisica al servizio continuativo ed incondizionato nelle funzioni al quale il concorso si riferisce;
e) - posizione regolare nei confronti del servizio di leva per i cittadini soggetti a tale obbligo.

Non possono essere ammessi al concorso coloro che siano esclusi dall'elettorato politico attivo nonché coloro che siano stati destituiti o dispensati dall'impiego presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento, oppure che siano stati licenziati da altro impiego statale, ai sensi della vigente normativa contrattuale.

I candidati comunitari di cittadinanza diversa da quella italiana, ai fini dell'accesso ai posti della pubblica amministrazione, è richiesto, oltre ad un'adeguata conoscenza della lingua italiana, il possesso:
a) del godimento dei diritti civili e politici anche negli Stati di appartenenza o di provenienza;
b) di tutti gli altri requisiti previsti per i cittadini della Repubblica Italiana, fatta eccezione per la titolarità della cittadinanza italiana.

I requisiti richiesti debbono essere posseduti alla data di scadenza del termine utile per la presentazione della domanda di partecipazione al concorso.

Art.4
Presentazione della domanda. Termini e modalità

La domanda di ammissione al concorso, redatta in carta semplice, in modo conforme al modello allegato A), deve essere indirizzata e presentata direttamente o inviata, a mezzo di raccomandata con avviso di ricevimento, al Ministero dell'Università e della Ricerca – Direzione generale degli affari generali e del personale – Piazza J.F. Kennedy, 20 – 00144 Roma, con esclusione di qualsiasi altro mezzo, entro il termine perentorio di giorni trenta a decorrere dal giorno successivo a quello di pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana – 4^ serie speciale – "Concorsi ed Esami".

La firma in calce alla domanda deve essere apposta dall'interessato in forma leggibile e per esteso e non necessita di autentica. Alla domanda deve essere allegato, in carta semplice, copia di un documento di riconoscimento in corso di validità, tra quelli previsti dal decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n.445.

Non saranno prese in considerazione le domande prive di sottoscrizione, nonché le domande inoltrate in ritardo, quel ne sia la causa, anche se non imputabile al candidato.

Ai fini dell'accertamento della tempestività della presentazione della domanda, la data è stabilita e comprovata dal timbro a data dell'ufficio postale accettante.

I candidati riconosciuti portatori di handicap ai sensi della legge 5 febbraio 1992, n.104, per avvalersi, in relazione alla propria posizione di handicap, dei benefici di cui all'art.20 della legge stessa (ausilio necessario, eventuale utilizzo di tempi aggiuntivi per l'espletamento delle prove di esame), debbono corredare la domanda con una certificazione, rilasciata dall'Azienda Sanitaria Locale, nella quale vanno specificati gli elementi essenziali occorrenti perché l'Amministrazione predisponga per tempo i mezzi e gli strumenti atti a garantire una regolare partecipazione all'eventuale preselezione e al concorso.

Nella domanda, che deve recare in calce la firma autografa del candidato, il medesimo, oltre ad indicare in quale lingua, fra inglese, francese, tedesco e spagnolo, vuole effettuare la prova di lingua straniera, deve dichiarare, sotto la propria responsabilità, ai sensi delle disposizioni contenute nel decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n.445:

a) cognome e nome, luogo e data di nascita, codice fiscale e, se nato all'estero, il comune nei cui registri di stato civile sia stato trascritto l'atto di nascita;
b) il possesso della cittadinanza italiana o di uno degli Stati membri dell'Unione europea;
c) il comune nelle cui liste elettorali è iscritto, oppure i motivi della eventuale non iscrizione o della cancellazione dalle liste medesime;
d) l'idoneità fisica al servizio continuativo ed incondizionato nelle funzioni al quale il concorso si riferisce;
e) le eventuali condanne penali riportate, anche all'estero ( anche se siano stati concessi amnistia, condono, indulto, perdono giudiziale, oppure applicazione della pena su richiesta ai sensi dell'art.444 del c.p.p., ecc.), e gli eventuali procedimenti penali pendenti in Italia o all'estero;
f) la sua posizione nei riguardi delle norme sul servizio di leva;
g) il diploma di laurea (DL), la laurea specialistica (LS, attualmente laurea magistrale: LM) o la laurea (L) di durata triennale posseduta e la data del suo conseguimento, con l'esatta indicazione dell'Università che l'ha rilasciata;
h) il possesso di eventuali titoli che danno luogo a precedenza o, a parità di punteggio, a preferenza; tali titoli debbono essere posseduti alla data di scadenza del termine stabilito per la presentazione della domanda. I titoli non espressamente dichiarati nella domanda di partecipazione al concorso non saranno presi in considerazione in sede di formazione della graduatoria dei vincitori e degli idonei del concorso;
i) l'indirizzo (comprensivo di avviamento postale, di numero telefonico ed eventualmente, ove ritenuto opportuno dal candidato, del numero di fax) presso cui chiede che siano trasmesse le comunicazioni relative alle prove concorsuali, con l'impegno di far conoscere tempestivamente le eventuali successive variazioni. L'Amministrazione non risponde dell'eventuale dispersione di comunicazioni dipendenti da inesatta indicazione del recapito da parte del concorrente oppure da mancata o tardiva comunicazione del cambiamento dell'indirizzo indicato nella domanda, né per eventuali disguidi postali o telegrafici o comunque imputabili a fatto di terzi, a caso fortuito o forza maggiore.

Art.5
Esclusione dal concorso

I candidati sono ammessi con riserva alle prove concorsuali.

L'Amministrazione può disporre in ogni momento, con provvedimento motivato, l'esclusione dal concorso per difetto dei requisiti prescritti.

Art.6
Commissione esaminatrice

La commissione esaminatrice del concorso è nominata con successivo decreto del Direttore Generale degli Affari Generali e del Personale ed è composta, secondo quanto stabilito dall'art.9 del decreto del Presidente della Repubblica n.487/1994 citato nelle premesse, da un consigliere di Stato, o da un magistrato o avvocato dello Stato di corrispondente qualifica, o da un dirigente generale od equiparato, con funzioni di presidente, e da due esperti nelle materie oggetto del concorso.
La nomina del presidente e dei membri della commissione può riguardare anche il personale in quiescenza da non più di tre anni che abbia posseduto, durante il servizio attivo, la qualifica richiesta per il concorso e che non sia stato destituito, dispensato o dichiarato decaduto dall'impiego.

Almeno un terzo dei posti di componente della commissione è riservato alle donne, salva motivata impossibilità.

Le funzioni di segretario sono svolte da personale appartenente all'area funzionale C, posizione economica C2, o, in carenza, posizione economica C1.

La commissione esaminatrice può essere integrata in ogni momento da uno o più componenti esperti nelle lingue straniere prescelte dai candidati e da uno o più componenti esperti in informatica.

Il decreto di nomina della commissione del concorso è trasmesso alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Funzione Pubblica, ai sensi dell'art.9, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n.487, così come richiamato dal punto 4 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 4 agosto 2005, e dall'art.1, comma 5 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 16 gennaio 2007.

Art.7
Prova di preselezione

Qualora se ne ravvisi la necessità, l'Amministrazione ha facoltà di effettuare una preselezione, il cui svolgimento sarà comunicato con successivo avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana – 4^ serie speciale – "Concorso ed esami".
In caso di svolgimento della prova preselettiva, viene ammesso alle prove scritte un numero di candidati pari a dieci volte il numero dei posti messi a concorso.
L'eventuale preselezione viene effettuata mediante una serie di quesiti a risposta multipla vertenti sulle materie oggetto delle prove scritte e orali.
I candidati eventualmente classificatisi con il medesimo punteggio dell'ultimo candidato ammissibile vengono tutti ammessi a sostenere le prove scritte.
Il punteggio conseguito nella prova di preselezione non concorre alla formazione del voto finale di merito.

Art. 8

Prove di esame

Gli esami consistono in due prove scritte, di cui una pratica o a contenuto teorico-pratico, e in una prova orale, e sono diretti ad accertare il possesso di una adeguata cultura amministrativa, giuridica, legale e contabile, capacità di analisi e di sentesi, conoscenze di base delle problematiche principali afferenti l'organizzazione amministrativa e la riforma della stessa, nonché conoscenze di base della normativa concernente l'ordinamento del Ministero dell'Università e della Ricerca.

Per sostenere le prove, i candidati debbono essere muniti di un documento di riconoscimento in corso di validità, tra quelli previsti dal decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n.445.

Le prove scritte, della durata di 8 (otto) ore, consistono in un elaborato in materia di:

a) diritto pubblico, diritto amministrativo;
b) economia politica e contabilità di stato.

Alla prova scritta sono ammessi, con riserva di accertamento dei requisiti prescritti, tutti i candidati ai quali non sia stata comunicata l'esclusione dal concorso, i quali sono tenuti a presentarsi, senza altro preavviso, nel giorno, nell'ora e nel luogo indicati nel comunicato, che sarà pubblicato con successivo avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana – 4^ serie speciale – "concorsi ed esami" .

Nel corso delle prove scritte, ai candidati è fatto divieto di avvalersi di telefoni cellulari, palmari, calcolatrici, strumenti idonei alla memorizzazione di informazioni o alla trasmissione di dati, supporti cartacei, nonché di comunicare tra loro nell'aula. In caso di violazione, la commissione esaminatrice delibera l'immediata esclusione dal concorso.

L'assenza anche da una sola delle prove scritte comporta l'esclusione dal concorso, qualunque ne sia la causa.

Nel caso in cui si dovesse riscontrare la necessità di effettuare una preselezione, la stessa si svolgerà nel giorno, nell'ora e nel luogo indicati nell'avviso, che sarà comunicato con pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana – 4^ serie speciale – "Concorsi ed esami" .Con successivo avviso saranno indicati gli estremi della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana – 4^ serie speciale – "Concorsi ed esami", nella quale verrà pubblicato l'elenco dei candidati ammessi a sostenere le prove scritte, il calendario delle prove stesse e la sede ove esse si svolgono; tale pubblicazione ha valore di notifica a tutti gli effetti.

Al colloquio orale sono ammessi i candidati che abbiano riportato non meno di ventuno trentesimi in ciascuna delle prove scritte.

I candidati che conseguono l'ammissione alla prova orale ricevono la relativa comunicazione, con l'indicazione del voto riportato in ciascuna delle prove scritte, almeno venti giorni prima di quello nel quale debbono sostenere la prova stessa.

Il colloquio verte, in aggiunta alle materie di cui alle prove scritte, sulle seguenti materie: diritto costituzionale, diritto civile, diritto penale, con particolare riguardo ai delitti contro la Pubblica Amministrazione, disciplina del rapporto di lavoro dei dipendenti civili dello Stato, attività istituzionali e organizzazione degli uffici del Ministero dell'Università e della Ricerca. E', inoltre, prevista una prova finalizzata alla valutazione della conoscenza ad un livello avanzato della lingua straniera prescelta dal candidato tra quelle di Inglese, Francese, Tedesca e Spagnola, che prevede esercizi di lettura, traduzione e conversazione. Nell'ambito del colloquio, viene, altresì, accertata la conoscenza a livello avanzato, da parte del candidato, dell'utilizzo dei sistemi applicativi informatici di più comune impiego, anche attraverso una verifica pratica, e delle implicazioni organizzative e sulla semplificazione procedimentale, connesse con l'adozione degli strumenti informatici.

Il colloquio orale si intende superato dai candidati che conseguono un punteggio non inferiore a ventuno trentesimi.


Art.9
Formazione, approvazione e pubblicazione delle graduatorie generali di merito

Il punteggio finale è determinato dalla somma della media dei voti conseguiti in ciascuna prova scritta e della votazione conseguita nel colloquio. Il punteggio ottenuto nell'eventuale prova preselettiva non ha valore ai fini della votazione complessiva.

La graduatoria di merito del concorso è formulata dalla commissione esaminatrice secondo l'ordine derivante dal voto finale, come sopra determinato, conseguito da ciascun candidato.

A parità di merito, trovano applicazione le vigenti disposizioni in materia di precedenza e preferenza per l'ammissione all'impiego nelle amministrazioni statali.

I candidati che abbiano superato il colloquio debbono far pervenire al competente Ufficio, entro il termine perentorio di giorni quindici decorrenti dal giorno successivo a quello in cui hanno sostenuto il colloquio, i documenti attestanti il possesso dei titoli, già indicati nella domanda, di preferenza e precedenza nella nomina, a pena di decadenza dal beneficio. I suddetti titoli sono valutati esclusivamente se già dichiarati nella domanda di partecipazione e purché risulti dai medesimi il possesso dei requisiti alla data di scadenza del termine utile per la presentazione della domanda di ammissione al concorso.

Tale documentazione non è richiesta nel caso in cui l'Amministrazione dell'Università e della Ricerca ne sia già in possesso o ne possa disporre richiedendola ad altre pubbliche amministrazioni, purché nella domanda di ammissione l'interessato abbia indicato con esattezza, oltre al possesso del titolo, anche l'ufficio e l'amministrazione presso cui la relativa documentazione è depositata.

Il Direttore Generale interessato della procedura concorsuale, al termine dei lavori della commissione esaminatrice, riconosciuta la regolarità del procedimento del concorso, approva con proprio decreto, sotto condizione dell'accertamento dei requisiti prescritti, la graduatoria di merito dei candidati risultati idonei nelle prove concorsuali. Con lo stesso provvedimento, il Direttore Generale dichiara vincitori del concorso i candidati utilmente collocati nella graduatoria di merito, tenuto conto delle riserve di posti e, a parità di merito, dei titoli di preferenza di cui all'art.5 del D.P.R. 9 maggio 1994, n.487, e successive modificazioni ed integrazioni.

Della graduatoria di merito, unitamente a quella dei vincitori del concorso, verrà data notizia, mediante avviso, nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana – 4^ serie speciale – "Concorsi ed esami".
Dalla data di pubblicazione di detto avviso decorre il termine per le eventuali impugnative.

Art.10
Costituzione del rapporto di lavoro

La vincita del concorso non costituisce garanzia dell'assunzione. La costituzione del rapporto di lavoro è subordinata all'autorizzazione all'assunzione da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Il candidato dichiarato vincitore del concorso è invitato a stipulare un contratto individuale di lavoro a tempo indeterminato, finalizzato all'instaurazione di un rapporto di lavoro a tempo pieno, nel profilo professionale di funzionario amministrativo/giuridico, legale e contabile, area C, posizione economica C1, del ruolo unico del personale del Ministero dell'Università e della Ricerca, ai sensi della normativa vigente.

Se il vincitore, senza giustificato motivo, non assume servizio entro il termine stabilito, decade dall'assunzione.

Art.11
Accesso agli atti del concorso

L'accesso alla documentazione attinente ai lavori concorsuali è escluso fino alla conclusione dell'iter procedurale curato dalla commissione esaminatrice.

Art.12
Trattamento dei dati personali

Ai sensi dell'art.13 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n.196, i dati personali forniti dai candidati sono raccolti presso la struttura del Ministero dell'Università e della Ricerca alla quale sono state indirizzate le domande di partecipazione al concorso, e sono utilizzati ai soli fini della gestione della procedura concorsuale. I dati personali forniti dai vincitori del concorso sono successivamente raccolti presso il Ministero dell'Università e della Ricerca, Direzione generale degli affari generali e del personale, Piazza J.F. Kennedy, 20 – 00144 Roma, per l'eventuale, successiva instaurazione del rapporto di lavoro.

Art.13
Norme di salvaguardia

Per quanto non previsto dal presente bando, valgono le disposizioni normative e contrattuali vigenti in materia di reclutamento di personale.

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana – 4^ serie speciale – "Concorso ed esami".

Roma, 28 novembre 2008

IL DIRETTORE GENERALE
f.to Paolo SALERNITANO