IL DIRETTORE GENERALE
VISTO il D. Lgs. 30 marzo 2001, n. 165, e ss.
mm. e ii. sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle
amministrazioni pubbliche;
VISTA la Legge 14 luglio 2008 n. 121 di
conversione, con modificazioni, del decreto-legge 16 maggio 2008 n.
85, recante "Disposizioni urgenti per l'adeguamento delle strutture
di governo in applicazione dell'art. 1, commi 376 e 377, della
legge 24 dicembre 2007, n. 244" con la quale, tra l'altro, è stato
previsto che le funzioni del Ministero dell'Università e della
Ricerca, con le inerenti risorse finanziarie, strumentali e di
personale, sono trasferite al Ministero dell'Istruzione,
dell'Università e della Ricerca;
CONSIDERATA la Comunicazione COM(2011) 808 def
della Commissione al Consiglio, al Parlamento Europeo, al Comitato
Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni "Horizon
2020" nella quale viene illustrato il quadro strategico comune in
materia di ricerca e innovazione per il periodo 2014-2020, e che
prevede tre priorità che si rafforzano reciprocamente: 1. generare
una scienza di alto livello finalizzata a rafforzare l'eccellenza
scientifica dell'UE a livello internazionale; 2. promuovere la
leadership industriale mirata a sostenere l'attività economica,
comprese le PMI; 3. innovare per affrontare le sfide sociali, in
modo da rispondere direttamente alle priorità identificate nella
strategia Europa 2020 per mezzo di attività ausiliari che
coprono l'intero spettro delle iniziative, dalla ricerca al
mercato;
VISTA la Comunicazione della Commissione al
Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato Economico Sociale e
al Comitato delle Regioni "Un'agenda digitale europea"
COM/2010/0245f/2;
VISTE le strategie, le finalità e gli obiettivi
in cui si articola il Piano e-government italiano e gli
orientamenti della Agenda Digitale
Europea;
VISTO l'Avviso 84/Ric. del 2 marzo 2012 con il
quale il MIUR ha attivato interventi, nell'ambito del Programma
Operativo Nazionale "Ricerca e Competitività" 2007/2013,
finalizzati al sostegno di progetti di ricerca industriale e
sviluppo sperimentale nel settore delle Smart Cities and
Communities;
VISTO il Decreto legislativo 27 luglio 1999, n.
297 recante "Riordino della disciplina e snellimento delle
procedure per il sostegno della ricerca scientifica e tecnologica,
per la diffusione delle tecnologie, per la mobilità dei
ricercatori" e ss.mm.ii.;
VISTO il Decreto Ministeriale 8 agosto 2000, n.
593 e ss.mm.ii, pubblicato nel S.O. n. 10 alla Gazzetta Ufficiale
n. 14 del 18 gennaio 2001 relativo alle «Modalità' procedurali per
la concessione delle agevolazioni previste dal Decreto Legislativo
27 luglio 1999, n. 297» entrato in vigore il 17 febbraio 2001, e
successive modifiche ed integrazioni;
VISTO il Decreto Ministeriale n. 362/Ric. del 22
maggio 2012, registrato dalla Corte dei Conti in data 28 giugno
2012, Reg. 10 foglio 137, con il quale il Ministro dell'Istruzione,
Università e Ricerca, ai sensi dell'articolo 12, comma 1, del
richiamato DM n. 593/00 e ss.mm.ii, ha individuato la necessità di
interventi nell'ambito "Smart Cities and Communities",
relativamente all'intero territorio nazionale, con una conseguente
allocazione di risorse a valere sul Fondo per le Agevolazioni alla
Ricerca (FAR) pari a 655 milioni di euro;
RITENUTO la necessità di procedere alla adozione
e pubblicazione del presente Bando, in coerenza con le disposizione
dell'articolo 12 del predetto Decreto Ministeriale n. 593/00 e
ss.mm.i;
DECRETA
Articolo 1
Finalità e oggetto dell'intervento
1. Il Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca (d'ora in poi MIUR), in coerenza con gli orientamenti europei di "Horizon 2020", gli orientamenti dell'Agenda Digitale Europea, il Piano Nazionale di E-Government, le azioni in atto nel quadro dell'Agenda Digitale Italiana, attribuisce agli interventi nel settore delle Smart Cities and Communities il valore di una priorità strategica per l'intera politica nazionale di ricerca e innovazione.
2. In tale quadro, il MIUR, con l'Avviso n. 84/Ric. del 2 marzo 2012 ha adottato uno specifico intervento in materia, dedicato al Mezzogiorno d'Italia. Obiettivo di tale azione è stato quello di sostenere interventi finalizzati a introdurre innovazioni attraverso progetti di ricerca fortemente innovativi che, impegnando competenze integrate dei grandi operatori, nonché delle micro, piccole e medie imprese presenti nei territori della Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) e, più in generale, del Mezzogiorno d'Italia nonché del sistema pubblico della ricerca possano contribuire allo sviluppo dei territori grazie ad una migliore allocazione delle risorse e nel contempo al miglioramento della qualità della vita delle collettività.
3. Appare necessario attivare un analogo intervento dedicato alla restante parte del territorio nazionale. I due interventi contribuiranno a promuovere l'utilizzo evoluto delle tecnologie da parte di cittadini, imprese e amministrazioni. In coerenza con tale strategia, gli interventi devono essere in grado di sviluppare soluzioni tecnologiche, servizi, modelli e metodologie che si collocano sulla frontiera della ricerca applicata di origine industriale ed accademica. Il perimetro applicativo è quello delle Smart Communities ovvero dello sviluppo di modelli innovativi finalizzati a dare soluzione a problemi di scala urbana, metropolitana e più in generale territoriale tramite un insieme di tecnologie, applicazioni, modelli di integrazione e inclusione.
4. La Smart Community, quale riferimento per l'individuazione delle aree di ricerca e delle traiettorie di sviluppo, va intesa in senso ampio rispetto alla definizione di agglomerato urbano di grande e media dimensione, e si riferisce al concetto di città diffusa e di comunità intelligente (anche attraverso l'aggregazione di piccoli comuni ovvero sistemi metropolitani) nelle quali sono affrontate congiuntamente tematiche riferibili alle sfide sociali emergenti.
5. Con il presente decreto, il MIUR invita,
dunque, i soggetti di cui al successivo articolo 2 a presentare
Idee Progettuali di ricerca industriale, estese a non preponderanti
attività di sviluppo sperimentale, riferite ai seguenti
ambiti:
SICUREZZA DEL TERRITORIO: sostenere lo sviluppo
di nuove conoscenze, di tecnologie innovative e di nuovi sistemi
integrati per la prevenzione dei rischi, la difesa e la messa in
sicurezza del territorio, attraverso l'impiego di soluzioni basate
sull'impiego di tecnologie ICT, che consentano un miglioramento
dell'efficienza nella gestione delle diverse matrici, nonché delle
emergenze derivanti da catastrofi ambientali.
INVECCHIAMENTO DELLA SOCIETÀ: sostenere lo sviluppo di
soluzioni innovative per migliorare la qualità di vita e la cura
della popolazione anziana, attraverso lo sviluppo di nuovi sistemi
e servizi finalizzati ad agevolare la mobilità, il prolungamento
della vita attiva e ridurre l'isolamento sociale, ivi inclusa la
realizzazione di approcci diagnostici e terapeutici innovativi per
malattie particolarmente critiche.
TECNOLOGIE WELFARE E INCLUSIONE: sostenere
l'inclusione di categorie a rischio e prevenire forme di disagio
sociale, attraverso lo sviluppo di servizi innovativi basati
sull'impiego di tecnologie ICT e diretti alla soluzione dei
problemi delle persone diversamente abili, all'inserimento sociale
e lavorativo di immigrati provenienti da paesi esteri, al sostegno
delle famiglie a basso reddito, al reinserimento nel sistema
dell'istruzione di giovani che hanno anticipatamente abbandonato la
carriera scolastica (drop-out), al miglioramento dell'accesso ai
servizi assistenziali e sanitari.
DOMOTICA: promuovere lo sviluppo di nuove
conoscenze, soluzioni tecnologiche innovative, impianti,
costruzioni e prodotti altamente innovativi che, secondo uno schema
di Ambient Intelligence ed "Ambient Assisted Living", permettano di
ridisegnare l'ambiente di vita domestico in modo da garantire una
migliore qualità della vita delle persone, l'inclusione, la
sicurezza, nonché una piena autonomia delle persone diversamente
abili.
GIUSTIZIA: promuovere l'innalzamento
dell'efficienza del sistema giudiziario attraverso lo sviluppo di
nuove tecnologie e sistemi innovativi interoperabili per il
miglioramento dei modelli organizzativi e gestionali, per
l'ottimizzazione della gestione documentale e la sua
dematerializzazione, per l'informatizzazione dei servizi al
pubblico, anche in un'ottica di contenimento dei costi del
sistema.
SCUOLA: sostenere la progettazione di devices
innovativi destinati agli studenti, in grado di supportare sia la
lettura del libro elettronico, con schermi e risoluzioni idonee,
sia l'accesso e l'utilizzo, con architetture aperte ai principali
sistemi operativi, di contenuti digitali multimediali accessibili
in rete; Learning Management System (LMS) in grado di supportare
tutte le funzioni di gestione necessarie alla personalizzazione dei
percorsi di apprendimento, in termini di flessibilità degli orari e
affiancamento alle attività in presenza, articolazione dinamica dei
gruppi e strumenti per la gestione degli studenti; sistemi di
Content Management System(CMS), integrabili in ambienti LMS,
rivolti agli insegnanti per lo sviluppo di contenuti digitali
multimediali.
WASTE MANAGEMENT: sviluppare in un'ottica eco-sostenibile
nuove modalità di gestione e valorizzazione dei rifiuti, attraverso
lo sviluppo di sistemi tecnologici innovativi integrati per
la raccolta, il trasporto, il trattamento e lo
smaltimento dei rifiuti materiali; lo sviluppo di tecnologie per il
monitoraggio, controllo e riduzione dei rifiuti solidi, liquidi e
gassosi derivanti dall'impiego di sostanze pericolose; la messa a
punto di soluzioni tecnologiche per il riutilizzo dei reflui e
degli scarti della lavorazione industriale, anche in chiave
energetica; lo sviluppo di tecnologie per la realizzazione di nuovi
prodotti derivanti dal riciclo dei materiali di scarto.
TECNOLOGIE DEL MARE: coniugare la promozione della tutela
dell'ambiente e delle risorse marine con l'innovazione dei settori
marittimo e della cantieristica navale attraverso lo sviluppo di
nuovi sistemi e tecnologie per la sicurezza, il monitoraggio, la
bonifica e la conservazione dell'ambiente marino; lo sviluppo di
sistemi innovativi integrati per la gestione delle emergenze; la
messa a punto di nuovi metodi e di tecnologie per il miglioramento
della qualità del prodotto ittico e il rafforzamento del settore
della pesca secondo un approccio di filiera; la realizzazione o
ottimizzazione di sistemi e tecnologie innovativi per la
navigazione di superficie e subacquea.
SALUTE: promuovere nuovi modelli del sistema
sanitario, attraverso lo sviluppo di nuove tecnologie, soluzioni e
componenti ICT funzionali e abilitanti che consentano l'attivazione
di nuovi modelli di attività nell'area della salute e del
benessere, lo sviluppo di servizi di e-sanità a livello
sovra/regionale, locale e individuale, il miglioramento del modello
di interazione tra strutture sanitarie.
TRASPORTI E MOBILITÀ TERRESTRE: promuovere,
nell'ambito della mobilità marittima, urbana, su gomma e/o su
rotaia, lo sviluppo di nuove tecnologie e soluzioni ICT innovative
finalizzate a migliorare l'interoperabilità dei sistemi informativi
logistici marittimi o tra i sistemi di infomobilità marittima,
urbana, su gomma e/o su rotaia, anche in attuazione delle
disposizioni della normativa comunitaria vigente in materia.
LOGISTICA LAST-MILE: promuovere nuovi modelli nel
settore della logistica in chiave eco-sostenibile anche attraverso
lo sviluppo di sistemi e tecnologie in grado di innalzare
l'efficienza nella gestione dei circuiti di distribuzione dei
beni.
SMART GRIDS: promuovere lo sviluppo di nuove
soluzioni tecnologiche e gestionali in grado di favorire la
produzione e la gestione integrata a livello locale delle diverse
fonti energetiche rinnovabili e dei relativi sistemi di
distribuzione, e la loro integrazione con i sistemi nazionali e
europei.
ARCHITETTURA SOSTENIBILE E MATERIALI: promuovere,
nell'ambito del settore edilizio e in chiave sostenibile, lo
sviluppo di nuove soluzioni, tecnologie e nuovi materiali ad alte
prestazioni, diretti, secondo il principio dello "Zero Impact
Building", al miglioramento dell'efficienza energetica, alla
riduzione dell'impatto ambientale, al controllo e abbattimento dei
fattori di inquinamento, al miglioramento delle condizioni di
salute nei luoghi abitativi e di lavoro, nonché ad assicurare agli
utilizzatori maggiore sicurezza e comfort.
CULTURAL HERITAGE: promuovere lo sviluppo di
nuove soluzioni tecnologiche per la diagnostica, il restauro, la
conservazione, la digitalizzazione, la fruizione dei beni culturali
materiali e/o immateriali, al fine di valorizzarne l'impatto in
termini ambientali, turistici e culturali, e di favorire
l'integrazione di servizi pubblici e privati innovativi, anche con
riferimento alla capacità attrattiva dei territori.
GESTIONE RISORSE IDRICHE: promuovere la tutela
delle risorse idriche attraverso lo sviluppo di sistemi e
tecnologie innovative per il miglioramento della gestione delle
acque attraverso un incremento dell'efficienza della rete e degli
impianti di distribuzione esistenti nel territorio; lo sviluppo di
nuovi sistemi e tecnologie per il monitoraggio, il controllo e la
riduzione dei carichi inquinanti; lo sviluppo di nuove soluzioni
tecnologiche volte alla riduzione dell'impiego dell'acqua destinata
all'agricoltura e all'industria.
CLOUD COMPUTING TECHNOLOGIES PER SMART
GOVERNMENT: promuovere lo sviluppo di servizi innovativi
al pubblico, con particolare riguardo al settore E-government, e
alle imprese, con particolare riferimento alle PMI, mediante lo
sviluppo di prototipi funzionanti che contribuiscano ad adottare e
diffondere piattaforme "cloud" e le relative applicazioni e
servizi. Le nuove tecnologie dovranno essere in grado di
migliorare la qualità e l'accessibilità dei servizi,
garantire elevati standard di interoperabilità tra sistemi "cloud"
differenti, promuovere implementazioni di riferimento basate su
soluzioni "open source", ridurre i costi di adozione da parte delle
imprese di nuove tecnologie ICT, incrementando il ritorno degli
investimenti e riducendo il "time to market" dei loro
prodotti/servizi.
6. Le Idee Progettuali dovranno prevedere lo
sviluppo di attività di ricerca industriale, estese ad attività non
preponderanti di sviluppo sperimentale, finalizzate a nuovi
prodotti, processi, servizi, contribuendo anche a far crescere un
capitale umano specializzato nell'economia dei servizi che
rappresenta la premessa per innestare a livello nazionale
meccanismi di "crescita intelligente". Gli stessi dovranno
caratterizzarsi per il ricorso prevalente a tecnologie ICT e i
risultati delle attività di ricerca dovranno essere validati
mediante sperimentazione condotta con il coinvolgimento delle
amministrazioni interessate.
7. Le Idee Progettuali dovranno, altresì,
caratterizzarsi per la capacità di potenziare e valorizzare i
suddetti ambiti di cui al precedente comma 5 del presente articolo,
con specifico riferimento a quelli di particolare rilevanza
economica a livello regionale, con contestuale capacità di ricadute
su altri ambiti e/o su altre Regioni.
8. Le Idee Progettuali saranno valutate e
selezionate sulla base dei criteri di cui al successivo articolo 6
del presente Avviso e secondo le modalità previste dal DM 593/2000
e ss.mm.ii.
Articolo 2
Soggetti ammissibili
1. Sono ammissibili a presentare le Idee
Progettuali i soggetti di cui all'articolo 5, commi 1 e seguenti
del DM 593/2000 e ss.mm.ii, aventi sedi operative nel territorio
nazionale o che si impegnino a ivi costituire una sede in caso di
approvazione dei progetti stessi, secondo quanto disposto ai
successivi commi 2 e 3.
2. Ogni singola Idea Progettuale può essere
presentata da un numero massimo di n. 8 (otto) proponenti, e il
relativo costo complessivo non può essere inferiore a 12 milioni di
euro né superiore a 22 milioni di euro.
3. Il partenariato di cui al precedente comma 2
del presente articolo deve rispettare i seguenti elementi:
a) la componente industriale del partenariato
(articolo 5, comma 1, lettere da a) a d) del DM 593/2000 e
ss.mm.ii.), nel suo complesso, anche associata in forma
contrattuale e/o societaria, dovrà farsi carico di almeno il 50%
dei costi complessivi riferibili alle attività di ricerca e
sviluppo sperimentale enucleate nella proposta, ivi inclusi i costi
di sperimentazione che non devono essere inferiori al 5%, né
superiori al 10% del costo totale della proposta;
b) nell'ambito del predetto 50%, una quota non
inferiore al 10% deve essere sostenuta direttamente da una o più
PMI, come definite nella normativa comunitaria di riferimento,
richiamata dal DM 593/2000 e ss.mm.ii.;
c) nell'ambito del predetto 50% lo stesso
soggetto industriale non può sostenere costi per un importo
superiore ai 7,5 milioni di euro per l'insieme dei progetti dello
stesso ambito;
d) una quota non inferiore al 20% del costo
totale della proposta deve essere sostenuta direttamente da
Università e Istituti Universitari statali e/o da Enti e
Istituzioni Pubbliche Nazionali di Ricerca vigilati
dall'Amministrazione Pubblica Centrale.
4. Lo stesso raggruppamento di soggetti di cui
al comma 2 del presente articolo non può presentare più di n. 1
Idea Progettuale per ogni singolo ambito.
Articolo 3
Caratteristiche delle Idee Progettuali
1. Ai fini di cui all'articolo 1 dell'Avviso,
le Idee Progettuali devono far riferimento a uno solo degli ambiti
di cui all'articolo 1, comma 5 dell'Avviso, da considerare quale
settore di riferimento applicativo prioritario. La proposta,
tuttavia, potrà utilmente collocarsi anche in uno, o più, dei
restanti ambiti, da intendersi quali settori di interesse di tipo
secondario.
2. Una particolare valutazione premiale è
attribuita a quelle proposte che prevedano soluzioni tecnologiche
aperte e interoperabili in grado di avere impatto su più di uno
degli ambiti individuati.
3. Le Idee Progettuali devono prevedere il
completamento delle attività entro il 30 dicembre 2015.
4. Al fine di garantire la massima efficacia
delle attività di sperimentazione in ambito territoriale, ogni
raggruppamento deve prevedere il coinvolgimento di una o più delle
Pubbliche Amministrazioni operanti nei territori ove si svolgeranno
le previste attività progettuali, secondo le modalità descritte ai
punti h) e i) del successivo comma 5 del presente articolo.
5. L'Idea Progettuale deve essere strutturata
sulla base dei seguenti elementi, ognuno dei quali dovrà essere
descritto in un massimo di 4.000 caratteri:
a) una complessiva descrizione dell'Idea
Progettuale che evidenzi la tipologia di beni e servizi che si
intende sperimentare, valorizzando la ricerca riferita ad un ambito
prioritario e, eventuali a ulteriori ambiti secondari, tra quelli
indicati all'articolo 1, comma 5, dell'Avviso;
b) l'esplicitazione degli obiettivi di ricerca
che si intendono perseguire, evidenziando, le attività di ricerca
necessarie per la realizzazione di ciascun obiettivo e le ricadute
positive in termini di impiego delle risorse e di qualità della
vita della collettività, concretamente dimostrabili attraverso la
fase di sperimentazione, la novità, originalità e utilità delle
attività e delle conoscenze acquisibili, con riferimento allo stato
dell'arte internazionale;
c) la descrizione delle competenze
scientifico-tecnoloco-gestionali dei soggetti coinvolti, le
motivazioni che sono alla base della loro partecipazione al
progetto, le eventuali esperienze di realizzazione di proposte
equivalenti, l'impegno dei singoli soggetti partecipanti in
ciascuna delle attività ricomprese nell'Idea Progettuale;
d) il programma temporale della proposta,
articolata per fasi realizzative, la cui fase di sperimentazione
non deve essere di durata inferiore a un quarto della durata
complessiva prevista;
e) le modalità di valorizzazione dei risultati
della ricerca in termini di trasferimento tecnologico, nascita di
nuove imprese, spin-off industriali originati dalle attività di
ricerca proposte, e la relativa sostenibilità nel tempo
dell'iniziativa attraverso l'indicazione schematica della
"business idea", sottesa al progetto di sviluppo
sperimentale;
f) il livello di coinvolgimento dei soggetti
proponenti in partenariati scientifico-tecnologico-industriali su
scala europea e internazionale, con particolare attenzione alla
eventuale esplicitazione dei futuri programmi di sviluppo e di
investimenti nelle aree territoriali di interesse dell'Avviso, da
parte dei soggetti industriali, in forma individuale e/o
consorziata, finalizzati a sostenere l'effettiva implementazione
sul territorio dei risultati del progetto;
g) il collegamento organico e coerente con altre
azioni di sviluppo urbano in via di attuazione nell'ambito
internazionale, nazionale, regionale;
h) l'indicazione della Pubblica Amministrazione
presso cui si prevede di svolgere le attività di sperimentazione,
accompagnata da un atto dell'organo deliberante della stessa
Amministrazione attestante la propria disponibilità alla
partecipazione, l'inserimento dell'intervento all'interno dei
propri strumenti di programmazione e pianificazione relativi agli
ambiti dell'Idea Progettuale, nonché l'interesse ad acquisire
il servizio sperimentato, eventualmente secondo le forme e le
modalità del Precommercial Procurement;
i) la descrizione del modello e dei meccanismi
di governance fra il raggruppamento proponente, la Pubblica
Amministrazione coinvolta e l'eventuale partenariato locale;
j) l'obbligo di pubblicità sulla piattaforma
nazionale per il riuso della descrizione dell'applicazione
sviluppata, delle relative specifiche tecniche e delle
funzionalità; l'obbligo di includere nel contratto di sviluppo
delle clausole che garantiscano il diritto di disporre dei
programmi ai fini del riuso da parte della medesima o di altre
amministrazioni; nel caso l'applicazione sia rilasciata con una
licenza aperta, l'impegno a condividere il codice sorgente o in
ogni caso le informazioni necessarie per il riutilizzo da parte di
un soggetto terzo.
Articolo 4
Determinazione e ammissibilità dei costi
1. Le spese ammissibili alle agevolazioni sono
indicate nel D.M. del 2 gennaio 2008 recante l'adeguamento delle
disposizioni del DM 593/2000 e ss.mm.ii., alla Disciplina
comunitaria in materia di aiuti di stato a favore di ricerca,
sviluppo e innovazione di cui alla Comunicazione 2006/C 323/01 e
relativa nota esplicativa del 15 maggio 2008, riferite sia ad
attività di ricerca industriale, sia ad attività di sviluppo
sperimentale e comprendono:
a. spese di personale (ricercatori, tecnici, ed
altro personale ausiliario adibito all'attività di ricerca di cui
al progetto, che risulti, in rapporto col soggetto beneficiario dei
contributi, dipendente a tempo indeterminato o determinato e/o
lavoratore parasubordinato, e/o titolare di borsa di dottorato, o
di assegno di ricerca, o di borsa di studio che preveda attività di
formazione attraverso la partecipazione al progetto);
b. costi degli strumenti e delle attrezzature
nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il
progetto di ricerca. Se gli strumenti e le attrezzature non sono
utilizzati per tutto il loro ciclo di vita per il progetto di
ricerca, sono considerati ammissibili unicamente i costi di
ammortamento corrispondenti alla durata del progetto di ricerca,
calcolati secondo i principi della buona prassi contabile;
c. costi dei servizi di consulenza e di servizi
equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini dell'attività di
ricerca e per una quota non superiore al 10% delle altre spese
ammissibili;
d. spese generali supplementari derivanti
direttamente dal progetto di ricerca, imputate con calcolo pro-rata
all'operazione, secondo un metodo equo e corretto debitamente
giustificato. Tali spese dovranno essere valorizzate in una
percentuale del costo del personale che sia adeguatamente
supportata dalla contabilità aziendale (generale e analitica) e
comunque non eccedente il 50% delle spese di personale. Tale
incidenza sarà determinata in base al rapporto esistente tra le
spese generali aziendali (riconducibili ad attività di ricerca e
sviluppo) e il costo del personale (dipendente e non dipendente),
sulla base dei dati contabili relativi all'esercizio di riferimento
durante il quale è stato svolto il progetto di ricerca;
e. altri costi di esercizio, inclusi costi di
materiali, forniture e prodotti analoghi, sostenuti direttamente
per effetto dell'attività di ricerca, costi di fidejussione e di
informazione e pubblicità;
2. I costi afferenti le diverse tipologie di
spesa sono al netto di I.V.A. nel caso in cui tale imposta risulti
trasferibile in sede di presentazione di dichiarazione periodica;
sono, invece, comprensivi di I.V.A. nel caso in cui tale imposta
non sia trasferibile.
Articolo 5
Risorse finanziarie disponibili e forme e modalità di
agevolazione
1. Per la realizzazione dei progetti che
saranno approvati a seguito della valutazione delle migliori Idee
Progettuali, di cui all'articolo 1 dell'Avviso, il MIUR mette a
disposizione risorse a valere sul FAR pari a complessivi 655,5
milioni di euro, di cui 170 nella forma del contributo nella spesa
e 485,5 nella forma del credito agevolato, fermo restando quanto
previsto al successivo articolo 7.
2. Per il finanziamento dei progetti, il MIUR
interviene nelle forme del contributo alla spesa e del credito
agevolato, nelle intensità di cui all'articolo 5 del richiamato
Decreto Ministeriale n. 593 dell'8 agosto 2000, così come
modificate dal Decreto del Ministro dell'Economia e delle Finanze
del 10 ottobre 2003 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 274 del
25 novembre 2003) e dal Decreto Ministeriale 2 gennaio 2008 Prot.
GAB/4.
3. Nei confronti dei soggetti proponenti di cui
al precedente articolo 2, comma 3, lettera d), il MIUR interviene
nella misura dell'80% dei costi giudicati ammissibili. Fino al
limite del 20% dei costi l'agevolazione predetta è riconosciuta
nella forma del contributo alla spesa; per eventuali quote
aggiuntive di costo giudicato ammissibile l'agevolazione predetta è
riconosciuta nella forma del credito agevolato.
Articolo 6
Modalità e criteri per la valutazione delle Idee Progettuali
1. Le Idee Progettuali saranno sottoposte ad
una valutazione comparata, che sarà affidata ad un panel di esperti
indipendenti individuati dal MIUR.
2. Ai fini di cui al comma 1 del presente
articolo, il panel di esperti procede a valutare la rispondenza
delle Idee Progettuali ai criteri riportati di seguito:
a. qualità della proposta (max 25 punti) in
termini di:
- grado di innovazione dei contenuti e delle
metodologie, tenuto conto dell'articolazione delle attività
proposte e del loro livello di integrazione;
- novità, originalità e utilità delle attività e
delle conoscenze acquisibili, con riferimento allo stato dell'arte
internazionale;
- congruità economica delle attività progettuali
proposte;
b. qualità dei soggetti proponenti (max 25
punti) in termini di:
- competenze coinvolte, anche attraverso lo
sviluppo di forme di partenariato con soggetti pubblici e privati
comunitari e internazionali nel quadro di collaborazioni in atto o
in fase di avvio a livello europeo e internazionale;
- meccanismi di governance e di coinvolgimento
degli stakeholders locali;
c. rilevanza e significatività delle Pubbliche
Amministrazioni di cui alla lettera h) del comma 5 del precedente
articolo 3 del presente Avviso, nonché grado di coerenza della
proposta con la programmazione regione e di rispondenza ai
fabbisogni di competitività e di crescita dei territori di
riferimento, con specifico riguardo alla evidenziazione delle
esigenze delle pubbliche amministrazioni coinvolte nella fase di
sperimentazione e di sviluppo di potenziale "domanda pubblica", con
contestuale capacità di ricaduta su altri ambiti e altri territori
regionali, così da precostituire i presupposti per successivi
interventi di "PreCommercial Procurement" (max 25 punti);
d. grado di collegamento organico e coerente con
altre azioni in corso di finanziamento o di valutazione proposte
nell'ambito di programmi regionali, nazionali e comunitari
con particolare riferimento alle azioni in tema di Cluster
Tecnologici Nazionali e Smart Cities già avviate dal MIUR (max 25
punti).
3. Con proprio provvedimento, da adottarsi
entro e non oltre 30 giorni dal termine per la presentazione delle
Idee Progettuali indicato al successivo articolo 8, comma 1, del
presente Avviso, la competente Direzione generale del MIUR procede
all'eventuale approvazione delle proposte del panel.
Contestualmente, e nei limiti delle disponibilità di cui al
precedente articolo 5, comma 1, maggiorate del 100%, invita i
soggetti proponenti delle proposte che abbiano conseguito un
punteggio complessivo di almeno 70 punti sui 100 conseguibili,
comprensivo di almeno 20 punti per il criterio a., di almeno 15
punti per il criterio b., di almeno 10 punti per il criterio c., di
almeno 15 punti per il criterio d, a presentare i relativi progetti
esecutivi.
4. Saranno invitati a presentare i progetti
esecutivi anche i soggetti proponenti delle proposte idonee che
avranno ottenuto lo stesso punteggio globale dell'ultima proposta
invitata ai sensi del precedente comma 3.
5. La elaborazione dei progetti esecutivi potrà
avvenire anche attraverso una attività di concertazione e
negoziazione condotta in modo condiviso tra i soggetti proponenti
delle relative Idee progettuali in coerenza con le motivate
valutazioni di cui al precedente comma 3.
6. La valutazione degli specifici progetti
esecutivi sarà condotta secondo quanto previsto dalle vigenti
disposizioni normative e regolamentari in materia: in tale quadro,
la valutazione tecnico-scientifica dei progetti esecutivi sarà
affidata allo stesso panel di esperti di cui al comma 1 del
presente articolo, attraverso l'utilizzo degli stessi criteri e
punteggi di cui al precedente comma 2.
7. All'esito delle valutazioni di cui al
precedente comma 6, il Ministero disporrà l'ammissione al
finanziamento dei migliori n. 2 progetti esecutivi per ciascuno
degli ambiti di cui al precedente articolo 1, comma 3 del presente
Avviso.
Articolo 7
Progetti di Innovazione Sociale
1. Al fine di elevare la capacità delle Idee
Progettuali, richieste con il presente Avviso, di realizzare gli
obiettivi posti, anche attraverso il coinvolgimento diretto delle
più giovani generazioni alla individuazione dei bisogni sociali e
delle relative soluzioni tecnologicamente innovative, una quota
pari a 25 milioni di euro nell'ambito della quota di 170 milioni di
euro di cui al precedente articolo 5, comma 1, è destinata al
sostegno di "Progetti di Innovazione Sociale", orientati alla messa
a punto di soluzioni tecnologicamente innovative negli ambiti
indicati al precedente articolo 1 del presente Avviso.
2. L'intervento di cui al presente articolo
tiene conto di quanto previsto dal Decreto Legge n. 83 del 22
giugno 2012 "Misure urgenti per la crescita del Paese", con
particolare riferimento agli articoli 60, 61, 62 e 63.
3. I Progetti di Innovazione Sociale debbono
intendersi quali workpackages formativi delle Idee Progettuali
richieste con il presente Invito e che, nel rispetto delle
disposizioni di cui all'articolo 12 del DM n. 593/00 e ss.mm.ii,
all'esito delle valutazioni di cui alle disposizioni seguenti,
saranno funzionalmente e strutturalmente collegati dal MIUR
all'interno dei progetti esecutivi di cui al comma 7 del precedente
articolo 6.
4. I "Progetti di Innovazione Sociale" (di
seguito "progetti") debbono avere un costo massimo di 1 milione di
euro e debbono essere proposti da giovani residenti nel territorio
nazionale di età non superiore ai 30 anni di età.
5. I "progetti" debbono prevedere lo sviluppo
di idee tecnologicamente innovative per la soluzione nel
breve-medio periodo di specifiche problematiche presenti nel
tessuto urbano di riferimento, con specifico riferimento agli
ambiti indicati nell'articolo 1 del presente Avviso.
6. I "progetti" debbono essere strutturati sulla
base dei seguenti elementi, descritti complessivamente in non più
di 40.000 caratteri:
a. una complessiva descrizione delle attività
progettuali che evidenzi le idee tecnologiche individuate e le
problematiche urbane alla cui soluzione sono rivolte;
b. le competenze e l'impegno dei soggetti
coinvolti nelle attività progettuali;
c. il programma temporale delle attività;
d. la descrizione dei costi previsti;
e. la capacità di auto-sostenibilità nel
medio-lungo periodo delle soluzioni previste, attraverso la
elaborazione di uno specifico business-plan delle attività
post-progettuali.
7. Per la determinazione e ammissibilità dei
costi si applica quanto previsto al precedente articolo 4 del
presente Avviso. L'intervento agevolativo previsto è pari all'80%
dei costi ritenuti ammissibili e sarà erogato ai soggetti di cui al
precedente comma 4 secondo modalità definite nei successivi Atti
Disciplinari.
8. I "progetti" sono valutati dal panel di
esperti di cui al precedente articolo 6 del presente Avviso secondo
i seguenti criteri di valutazione:
a. qualità delle attività progettuali proposte,
in termini di innovatività e originalità delle soluzioni
tecnologiche proposte, e in termini di coerente capacità di dare
risposte positive e fattibili alle problematiche individuate (max
30 punti);
b. congruità economica delle attività
progettuali (max 30 punti);
c. rilevanza del business-plan relativo alle
attività post-progettuali, in termini di necessaria
auto-sostenibilità e capacità strutturale nel medio-lungo periodo
(max 30 punti).
9. I "progetti" che conseguono il punteggio
minimo di 60 punti sui 90 conseguibili, sono approvati con Decreto
Ministeriale entro e non oltre 30 giorni dal termine di
presentazione di cui al successivo articolo 8 del presente
Avviso.
Articolo 8
Modalità di presentazione delle Idee Progettuali e dei
progetti
1. Le Idee Progettuali di cui al precedente
articolo 1, comma 5 debbono essere presentate entro e non oltre le
ore 17.00 del 9 novembre 2012 e i progetti di cui al precedente
articolo 7, entro e non oltre le ore 17.00 del 7 dicembre 2012,
sempre comunque tramite il servizio telematico SIRIO (http://roma.cilea.it/Sirio).
2. Al medesimo indirizzo è possibile registrare
la propria utenza e consultare le guide sull'utilizzo dei servizi
offerti dal servizio telematico SIRIO.
3. Tutto il materiale trasmesso, considerato
rigorosamente riservato, sarà utilizzato solo dal MIUR per
l'espletamento degli adempimenti connessi alle assegnazioni di cui
all'Avviso.
4. I proponenti dovranno fornire in qualsiasi
momento, su richiesta del MIUR, tutti i chiarimenti, le notizie e
la documentazione ritenuti necessari dallo stesso.
Articolo 9
Informazioni
1. Il Responsabile del Procedimento per il
presente Avviso è: Dott. Emanuele Fidora Direzione Generale per il
Coordinamento e lo Sviluppo della Ricerca
Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, tel.
06/97727131
2. Il presente Avviso è pubblicato sulla
Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana ed
è disponibile, unitamente a tutta la documentazione ivi richiamata,
sul sito www.miur.it.
3. Ogni richiesta di informazioni può essere
inoltrata al MIUR via e-mail al seguente indirizzo di posta
elettronica: smartcitiesnazionali@miur.it.
IL DIRETTORE GENERALE
(Dott. Emanuele Fidora)